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HISTÓRIAS E LENDAS DE SANTOS - CANAIS - BIBLIOTECA NM
Inauguração do trabalho do Saneamento - 06


Cique na imagem para voltar ao índice deste livroUma exposição sobre as obras de saneamento projetadas para o município de Santos foi apresentada neste livrete de 92 páginas, impresso na capital paulista pela Typographia Brazil de Rothschild  & Co., e publicado em 1913 pela Comissão de Saneamento de Santos, liderada pelo engenheiro Saturnino de Brito, em meio a uma grande polêmica iniciada em 1910 com a Câmara Municipal de Santos, divulgada pela imprensa santista e paulistana.

O exemplar foi cedido a Novo Milênio para digitalização pela Biblioteca Pública Alberto Sousa, de Santos, através da bibliotecária Bettina Maura Nogueira de Sá, em maio de 2010. A ortografia portuguesa foi atualizada, nesta transcrição (páginas 49 e 50):

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Inauguração dos Trabalhos

de Saneamento de Santos

Comissão de Saneamento de Santos - 1913

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VI - Servizi di fognature

rima del 1899, gli scoli inSantos erano fatti per mezzo di canaletti e rivoli che conducevano le acque piovane dalle colline verso il porto.

Le pessime condizioni sanitarie della Città erano in gran parte dovute a tale metodo imperfetto, e sforzi considerevoli furono fatti, da quell'anno in poi, per migliorare le condizioni della salute pubblica.

Nel 1899, il Municipio contrattò la costruzione di un sistema moderno di scoli e fogne; ma i lavori proposti non furono mai convenientemente conclusi, per cui il Governo assunse anche questo servizio.

La rete costruita che conduceva i rifiuti nel porto, presentava grandi difetti, ciò che indusse il Governo a studiare il problema ed a dargli una soluzione definitiva.

Dopo alcuni tentennamenti, durante l'organizzazione dei servizi di risanamento della Città, una nuova direzione, nel 1905, venne a dare la desiderata soluzione definitiva, d'accordo con gl'insegnamenti moderni dell'ingegneria sanitaria. Questa soluzione, Santos la deve all'illustre ingegnere brasiliano Francisco Saturnino Rodrigues de Brito. Fu adottato il sistema separatore, riconosciuto il più economico e conveniente pe la Città, che venne così dotata di un sistema di drenaggio ammirevole, al quale deve avenide-canali di bello aspetto.

La rete sanitaria in Santos, presentava una seria difficoltà: il declivio del terreno e la sua eccessiva fluenza, che si opponeva al lavoro dei fossi, con i suoi franamenti ed affogamenti, rendendo più caro il lavoro, sia per l'aumento del servizio, sia pel ritardo nella costruzione dei collettori.

Brito evitò l'avversità della natura, dividendo la Città in zone, conforme le sue accidentalità. Così i 64.797 m di collettori della Città, furono divisi in 10 distretti elevatorî, i cui pozzi, da 3 a 5 m di diametro, ricevono i rispettivi rifiuti, lanciandoli, per mezzo di pompe centrifughe, direttamente legate a motori elettrici, nel distretto immediato, che generalmente è la parte della rete che direttamente, senza elevazione, va alla "Usina Terminale".

I motori di questi pozzi elevatorî (stazioni distrettuali), agiscono automaticamente e sono fiscalizzati dall' "Usina Terminale", per mezzo di una interessante rete di segnali, giacchè il mancato funzionamento delle pompe obbliga l'apparecchio dei segnali a trasmettere l'allarme alla principale stazione.

Avendo in vista sempre il risparmio dei pubblici danari, il dott. Brito sostituì in alcuni tratti l'impiego delle pompe con un sistema a sifone, che oltre ad essere un sistema razionale, ha fruttato all'erario pubblico un'importante economia, evitando il costo oneroso di macchinari elevatorï.

Rimase perciò la rete sanitaria costituita da 12.916 m di collettori di concreto da 0.70 a 0.40 di diametro, 49.202 m di collettori di maniglie da 12", e 6", e 2.679 m di tubi di ferro da 12" a 6". Disponendo questa rete di 128 vasche arieggiate, con la capacità da 1.800 a 600 litri, e di ventilatori da 3" in tutti i suoi tronchi domiciliari, oltre ad innumerevoli pozzi d'ispezione, essa si mantiene in perfetta condizione igienica, di ordine e di ventilazione, e permette una ispezione rigorosa, grazie alle cure con cui furono distribuiti i pozzi di visita.

La "Usin Terminale", per la quale convergono tutti i rifiuti, è un edificio circolare concentrico, col grande pozzo di 4,50 m di diametro e 7,50 m di profondità, intorno al quale una serie di pompe immettono in una canalizzazione di metri 0,70 i rifiuti, che dopo un percorso di 11.783 m, vanno a scaricarsi in pieno Oceano. Questo emissario di 4.480 m distante dall' "Usina Terminale", attraversa il canali di S. Vicente, sopra un ponte pensile di 180 m di vano, progettato dalla Comissione di risanamento, per servire nello stesso tempo, al traffico degli automobili fra la città e una delle migliori spiagge dei dintorni.

Se il più accurato studio presiedette la costruzione della grande rete di collettori, maggior cura ancora prese l'attenzione della direzione tecnica, quando dovette progettare l'impianto domiciliare.

Furono usati varï tipi speciali di meccanismi, fra cui sifoni auto-ventilatori, che permettono, insieme ad un funzionamento perfetto, la massima garanzia per il domicilio, difendendolo dalla invasione pericolosa dei gas delle fogne.

Sempre con l'obbiettivo del migliore e del più economico, fu progettata, al lato dell'"Usina Terminale", una stazione elettrolitica, che a titolo di esperimento, dovrà depurare un terzo dell'attuale affluente.

Tale è, in succinto, l'esposizione possibile di un progetto, in cui tutto ha qualche cosa di nuovo, qualche cosa di perfezionato; ed in breve questo grandioso progetto sarà in pieno funzionamento.

Imagem publicada na obra da Comissão de Saneamento de Santos (página 49)